Il musical della scuola racconta le città d’arte italiane agli stranieri
STUDENTI DELLO ‘SCARPELLINI’ SUL PALCO DELL’AUDITORIUM PER ‘DISCOVERING ITALY’ Applausi a scena aperta agli oltre 70 partecipanti
FOLIGNO – Hanno lavorato per un intero anno scolastico prima di salire sul palco dell’Auditorium e proporre ad un pubblico in estasi il musical ‘Discovering Italy’, uno show d’arti varie che ha voluto raccontare le città d’arte italiane agli stranieri. Gli oltre settanta studenti dell’Istituto Tecnico Economico ‘Scarpellini’ si sono trasformati, sabato 20 maggio, sul palco dell’Auditorium, in formidabili e consumati performer, alle prese con la narrazione della ‘grande bellezza’ italica. I talentuosi studenti hanno incarnato un gruppo di giovani stranieri all’aeroporto di Milano, giunti nel Bel Paese per ammirarne i capolavori d’arte e di storia. Un viaggio su e giù per la Penisola al ritmo di intramontabili successi pop ma anche sull’onda delle note gravi e intense del canto gregoriano. Uno show disseminato di brani musicali intramontabili, diventati veri e propri cult, reinventati con verve dagli studenti. Il pubblico, in sala, trascinato dall’emozione ha acceso le luci dei cellulari, accendini postmoderni, che hanno preso a brillare nel buio, piccole fiammelle oscillanti al ritmo sincopato della musica. E allora eccoli, gli studenti-attori, a Milano, Venezia, Bologna, L’Aquila. E poi ancora, in terra umbra, nella serafica Assisi. Ma anche a Roma, nella città eterna, a Firenze, culla del Rinascimento, a Napoli, luogo affascinante e pieno di contraddizioni. Due ore di puro divertimento, una scenografia curata nei minimi particolari, firmata da Antonella Fausti, docente di Scienze Motorie e anima dello spettacolo. Applausi a scena aperta per tutti i partecipanti. Ovvero 25 ballerini di hip-hop, 7 di danza classica e moderna, 4 ballerini di danza sportiva, 9 cantanti solisti e 10 coristi, 5 musicisti tra pianoforte, violino e chitarre, 8 attori, 3 assistenti tecnici. Una squadra di giovani artisti, consapevoli che l’arte ha questo di speciale, la possibilità di esprimere e condividere le emozioni. Lo ammette, senza reticenze, Beatrice Buzzoni: “Sono quattro anni che partecipo allo spettacolo di fine anno e ogni volta è una insostituibile occasione di crescita personale”. Le fa eco Cristiano Antonelli: “Io ho partecipato in qualità di cantante, ruolo che, quest'anno più che in passato, mi ha dato maggior sicurezza e fiducia in me stesso”. Alessia Betti, alla sua prima esperienza: “Mi è piaciuto molto occuparmi della preparazione del materiale multimediale, circostanza che ha fatto in modo che ritrovassi in me una passione che da tempo avevo accantonato”. Hanadi Palliani, ormai una veterana del palco: “Questa esperienza è stata per me una conferma delle opportunità che la nostra scuola ci offre ogni anno. Partecipare allo spettacolo vuol dire condividere emozioni, sviluppare passioni, lavorare in gruppo non solo per raggiungere risultati e performances sempre migliori ma soprattutto per imparare ad affrontare con più coraggio e determinazione le sfide della vita reale”. Sulla creatività come strumento di apprendimento si sofferma la preside Giovanna Carnevali (nella foto): “L’allestimento dello spettacolo finale ha permesso agli studenti di coltivare il pensiero creativo, sollecitando in loro spirito di adattamento e flessibilità, risorse sempre più importanti in un mondo in rapido e costante mutamento”.
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