LE CLASSI 5^ DELL’I.T.E. SCARPELLINI AL CONVEGNO “UMANIZZARE L’ECONOMIA”

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Chiacchierata 1 con il Dott. Argiolas

LE CLASSI 5^ DELL’I.T.E. SCARPELLINI AL CONVEGNO  “UMANIZZARE L’ECONOMIA”

 

 

NEL 1205, FRANCESCO DI ASSISI UMANIZZA L’ECONOMIA,

NEL 2020 CI RIPROVA.

GIOVEDI 20 FEBBRAIO FOLIGNO OSPITA “THE ECONOMY OF FRANCESCO”

 

Sono le 9 quando le porte dell’auditorium San Domenico di Foligno si aprono per gli studenti del territorio e per i curiosi.

Dirige la giornata la conduttrice Eugenia Scotti che introduce dapprima gli ospiti istituzionali.

Intervengono quindi, per i saluti iniziali, Mons. Sorrentino Vescovo di Assisi,  Mons. Filippucci, il sindaco di Assisi Stefania Proietti e in rappresentanza del sindaco di Foligno Stefano Zuccarini, il Presidente del Consiglio del Comune.

La parola passa ai relatori invitati per la loro compatibilità con l’obiettivo del progetto.

The economy of Francesco è un invito del Papa a tutti i giovani economisti del mondo per decidere come disegnare l’economia di questa generazione.

Si parla di umanizzare l’economia, cioè di renderla più eticamente corretta e sostenibile, con Giuseppe Argiolas, professore di management, che rompe il ghiaccio con il suo intervento.

Il microfono passa poi a Livio Bertola, presidente di AIPEC che presenta la sua associazione, che raccoglie imprenditori e professionisti che mettono l’azione del dare come valore aggiunto del proprio modo di fare impresa , e ne testimonia la sua personale esperienza attraverso la sua impresa.

Segue poi Gianni Cicogna, presidente di SMARTPEG, che conferma quanto detto prima sull’associazionismo e sull’importanza del gruppo per fare la differenza.

Carlo Odoardi, direttore risorse umane Umbragroup, ha messo a disposizione le sue conoscenze di psicologia del lavoro e di come l’ambiente in cui questo si svolge ne influenza l’efficacia. Termina la presentazione Antonio Baldaccini, CEO di Umbragroup, con un discorso sull’imprenditorialità.

Tutti i personaggi, per quanto appartenenti ad ambiti diversi, avevano alla base del proprio discorso un elemento che ha fatto da filo conduttore, come a testimoniare quanto questo sia presente in ogni campo.

Il collegamento in questione è l’importanza di rendere l’economia più umana, sostenibile ed impegnata a livello umano mettendo al centro dei valori non capitalistici, ma rivolti al benessere dell’essere umano e alla equità.

Il laboratorio a cura di Pietro Isolan e Elenia Penna dell’associazione Veraterra, ha poi coinvolto e catturato i presenti con una storia dalla morale che invoglia a prendersi cura dell’ambiente in quanto vivente.

La mattinata si conclude con le domande degli studenti, occasione per alcuni di noi, come Sara Sanogo e Thomas Angeli, di proporre all’attenzione dei relatori riflessioni e dubbi suscitati dai vari interventi: come riuscire a tenere sempre aggiornata la propria professionalità in una realtà del lavoro che cambia tanto velocemente ( domanda rivolta in particolare al Dott. Odoardi)  e la sensazione di incompatibilità tra quanto sentito sul palco e gli obiettivi d’impresa che troviamo sui libri di scuola.

Dubbio, quest’ultimo, che ha provato a fugare nella chiacchierata fatta a margine del convegno il Dott. Argiolas, docente presso l’Istituto Universitario Sophia  dove insegna un Management d’impresa che ha messo al centro la prospettiva della persona e ci ha invitato a visitare il suo Ateneo.

Mattinata intensa di stimoli che ci proiettano verso l’altro appuntamento, previsto per il mese di marzo, questa volta ad Assisi, meta scelta dal Pontefice per chiamare a raccolta i migliori giovani economisti del mondo. Tema: riuscire a rendere umana l’economia del futuro.

A cura di Diletta Minni per la classe 5^ M RIM

 

Le classi quarte dell’ITE Scarpellini incontrano l’A.N.C.L. per prepararsi al Mondo del lavoro.

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Le classi quarte dell’ITE Scarpellini incontrano

l’A.N.C.L. per prepararsi al Mondo del lavoro.

 

Il 31 gennaio 2020 nel lab. N. 5 dell’Istituto si è concluso l’incontro degli studenti  di tutte le  classi Quarte con l’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro che aveva preso avvio nella giornata del 28 Novembre scorso.

Il Progetto, promosso dal Dipartimento di Economia Aziendale, nasceva dall’obiettivo di rendere concrete le competenze acquisite dai ragazzi attraverso l’approfondimento delle regole che disciplinano il mercato attuale del lavoro in Italia, illustrandone gli aspetti di collegamento con il mondo della scuola e favorendo  un approccio più consapevole.

Il corso, articolato in tre diversi incontri e organizzato con una metodologia laboratoriale,  ha visto l’alternarsi di diversi professionisti quali il Dott. Maurizio Tessenda Presidente dell’A.N.C.L. e gli associati Emanuela Baroni, Paolo Biscarini, Beltrami Raffaello, Deloiso Rita, Salvadei Ivan e Camilli Giovanni che hanno coinvolto in maniera attiva i ragazzi invitandoli a mettersi alla prova in simulazioni della reale situazione del mondo del lavoro.

La partecipazione attiva dei ragazzi nel corso dei diversi incontri, l’entusiasmo con cui hanno vissuto il ruolo di consulenti in erba nell’ultima giornata che li ha visti elaborare il primo contratto di lavoro con relativa busta paga, la volontà espressa dagli operatori dell’A.N.C.L. di trasformare l’esperienza in un format da riproporre i prossimi anni e anche ad altre scuole, sono il miglior indicatore della riuscita del Progetto e dell’avvenuto raggiungimento dell’obiettivo.

                Giovanna Rosaria Contu e Gioia Contini                                                     

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MARCO FRITTELLA INCONTRA I GIOVANI DELL’I.T.E. SCARPELLINI DI FOLIGNO

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MARCO FRITTELLA INCONTRA I GIOVANI DELL’I.T.E. SCARPELLINI DI FOLIGNO

 

Ore 14,15 del 20/01/2020, laboratorio 5  dell’I.T.E. Scarpellini.

Intorno al tavolo siedono alunni, professori e Marco Frittella, il noto giornalista televisivo, conduttore del TG 1.

Clima rilassato, ognuno sorride desideroso di ascoltare  quanto dirà uno dei professionisti più  esperti e garbati del piccolo schermo.

Già dall’incipit  si coglie lo spirito di questo incontro: non  parole in libertà, ma un esame  della situazione del giornalismo televisivo italiano spiegata ai giovani perché possano avere consapevolezza  della importanza ancora attuale del giornalismo.

Giornalismo è, per Frittella, selezione accurata della infinita moltitudine di notizie ed immagini   offerte dalla realtà mondiale, oggi in aperta competizione con la capacità di chi, non giornalista, è però, in grado  di diffondere, “in tempo reale” , le stesse notizie e immagini  via social, da ogni parte del mondo verso ogni parte del mondo.

“Bene, dice Frittella, così è  possibile che le notizie e le immagini siano meno soggette a manipolazione”, conscio, d’altra parte, che ciò comporta il rischio di una “dequalificazione” del lavoro giornalistico professionale e della perdita di capacità di resistere alle pressioni dei diversi “centri di potere” economico, politico, culturale ,ecc.

Si coglie, in quanto egli afferma, la convinzione che la  funzione del giornalista  è quella di  confrontarsi, “guardandoli dritti negli occhi” ( come, ricorda,  hanno fatto tanti giornalisti negli scorsi decenni) con  quanti stanno “dall’altra parte” ovvero con  chi esercita funzioni pubbliche o attività economiche ed assume responsabilità e gode, corrispettivamente, di facoltà operative riservate a pochi e il cui esercizio è capace di determinare conseguenze vantaggiose o dannose per l’intera compagine sociale. 

Certo, secondo Frittella, rimane fondamentale , per ogni tipo di giornalismo, e in special modo quello televisivo, mantenere il contatto con i potenziali utenti di questo servizio “pubblico”, avvalendosi dei più recenti mezzi della tecnica e delle  tecnologie più efficaci che permettono di far giungere, senza ritardi e senza lungaggini, ma anche senza eccessive semplificazioni, contenuti sempre più complessi e articolati, che, a suo parere, meriterebbero anche  accurati approfondimenti.

L’attenzione con cui le sue parole sono state seguite  da alunni e docenti e le domande che gli sono state rivolte hanno testimoniato che esperienze di questo tipo permettono un “guardarsi negli occhi”, lasciando una traccia emotiva destinata a diventare  memoria della quale fare tesoro. 

Ogni tanto è bello constatare che oltre al fare c’è spazio per l’insegnare: a Frittella sembrano venir bene l’uno e l’altro.

I presenti  ne hanno tratto profitto e si confida  che simili esperienze possano rinnovarsi.

                                                                                   Prof. Lilia Nieri

 

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